Come distinguere un’ape, un bombo, una vespa, un calabrone?

Questo gruppo di “personaggi” è importantissimo per l’impollinazione, purtroppo alcuni sono aggressivi soprattutto se si sentono minacciati anche solo dalla presenza dell’uomo o da altri esseri viventi. Quindi, non sono da disturbare e che facciano il loro “lavoro” che noi abbiamo solo che da guadagnarci.

Le api hanno il corpo tondeggiante di colore giallo-arancione e marrone-nero. I bombi sono più tozzi e più grandi, con le bande della livrea gialle e nere più larghe, oltre alla caratteristica peluria. La vespa e il calabrone hanno una vita sottile che separa la parte del torace dall’addome, le prime sono più piccole, i secondi grandi. Appartengono tutti alla Classe Insetti, Ordine Imenotteri.

L’ape Apis mellifera famiglia Apidae che comprende 27 specie diffusa in tutti i continenti ad esclusione delle zone artiche ed antartiche, è l’unica conosciuta in Europa. Come tutti gli insetti, le api hanno sei zampe e il loro corpo è diviso in tre parti: capo, torace ed addome. hanno un ruolo diretto nella produzione del miele, ed un ruolo indiretto nella impollinazione.

Il bombo Bombus terrestris (il genere Bombus comprende oltre 250 specie) famiglia Apidae è spesso scambiato per il calabrone che però e glabro a differenza del bombo che è peloso, di carattere molto mite, punge solamente se costretto, è di dimensioni piú grandi rispetto all’ape, ha una ligula o “proboscide” molto piú lunga di quella dell’ape e costruisce nidi sotto terra. L’insetto si caratterizza per la colorazione bianca dell’ultimo segmento dell’addome; ha un corpo peloso e tozzo, grazie al quale è capace di trasportare grandi quantità di polline quindi è molto importante per l’impollinazione.

Le vespe Vespula vulgaris famiglia Vespidae le femmine sono dotate di un aculeo velenoso che utilizzano esclusivamente per difesa, lo stiletto (parte dell’aculeo) delle vespe è liscio, per cui entra ed esce con facilità dalla ferita.
Come molti altri insetti la vespa costruisce il nido d’estate, poi tra ottobre e novembre o a volte anche prima muore, ma non prima di aver depositato le uova nel nido, così tra aprile e marzo si aprono le uova e nascono le nuove vespe. I nidi possono essere più o meno complessi e sempre costituiti di un materiale simile al cartone che viene creato impastando del legno con la saliva. Sono posti a seconda della specie su rami, rocce, nelle cavità dei tronchi oppure sottoterra o ancora in manufatti antropici come camini, sottotetti, l’interno delle travi di metallo, verande, serre, vetture abbandonate ecc. e sono divisi in cellette esagonali con apertura inferiore o laterale. Il numero di componenti di una società può andare da alcune decine a più di 100.000 individui come nel caso di certe specie tropicali.

Il calabrone Vespa crabro famiglia Vespidae è il tipo di vespa più aggressivo è il più grande vespide europeo: le femmine possono raggiungere e superare i 5 cm di lunghezza.

I nidi di calabrone sono delle costruzioni coniche con il vertice in basso realizzate con frammenti di legno e saliva e possono raggiungere dimensioni notevoli (base 25 cm altezza 70 cm). Ospitano colonie di alcune decine di individui tra cui la regina che depone e si occupa delle uova e le vespe operaie che fanno tutto il resto. Anche Le colonie di calabroni non sopravvivono all’inverno, e spesso nemmeno all’autunno, Le operaie, la vecchia regina ed i maschi moriranno sopravvivono solo le future fondatrici (le femmine accoppiate), che una volta fecondate si nascondo al sicuro nei sottotetti o nelle cavità degli alberi e alla primavera successiva fonderanno una nuova colonia.

Il calabrone europeo è un grande predatore di api ma deve essere temuto anche dall’uomo. A differenza di altri insetti pungenti, api, bombi, vespe e calabroni utilizzano il pungiglione quale arma di difesa quando percepiscono un pericolo per sé o per la loro colonia, mentre altri insetti pungenti comuni, come zanzare e pulci, lo utilizzano per nutrirsi di sangue. Lo scopo della puntura di tali insetti è quindi provocare dolore, al contrario delle punture degli insetti che pungono per ottenere sangue, che sono al contrario, il più possibile indolori grazie all’anestetico che iniettano, in modo da lasciare all’insetto il tempo di suggere il sangue in tranquillità. Ecco perché una puntura di ape è subito fastidiosa, mentre una puntura di zanzara è fastidiosa solo dopo qualche minuto, quando la zanzara ha già ottenuto il sangue e l’effetto dell’anestetico è terminato.

la Vespula vulgaris insieme alla la Vespula germanica sono le più comuni sono varietà di vespe scavatrici sono pericolose perché, se disturbate, diventano aggressive, Le vespule germaniche vivono in colonie che possono raggiungere le migliaia di individui, Amano i terreni asciutti e scavano i nidi ovunque nel terreno, particolarmente in luoghi riparati, anche in prossimità di edifici. La vespula vulgaris, oltre a scavare nidi sotterranei, talvolta può essere trovata anche fuori terra.

Le vespe di terra Si trovano dappertutto e sono attive di giorno. Si notano di più nei mesi di agosto e settembre, quando aggrediscono tutte le fonti proteiche, comprese le immondizie ed i resti di carne e pesce perchè sono principalmente carnivore e alimentano le proprie larve con insetti che catturano e rinchiudono nel favo assieme alle uova, in modo che le larve se ne possano nutrire. Da questo punto di vista, la vespa possa essere considerata utile alla lotta contro gli insetti, però amano in modo particolare le fonti zuccherine, come la frutta provocando danni sensibili quindi la rendono sostanzialmente un animale indesiderato e nocivo e nelle coltivazioni.

La distruzione dei nidi va posta in atto solo se si è molto consapevoli dei rischi che si corrono, soprattutto occorre proteggersi adeguatamente con vestiario pesante, guanti, occhiali e cappelli, ed occorre essere agili e veloci.

E’ sempre preferibile operare di notte, quando le vespe sono tutte nel nido e le loro reazioni sono più lente. Attaccando un nido di giorno non risolvereste il problema, perché le vespe sono tutte fuori indaffarate a procurarsi il bottino. Contrassegnare di giorno il nido con una canna infissa nel terreno a poca distanza (ovviamente, senza danneggiare il nido) per non usare fonti luminose. Il metodo principe, usato nelle zone rurali, consiste nel versare nel buco di ingresso un litro di nafta o gasolio. Non occorre dare fuoco, le vespe muoiono lo stesso. Altrimenti usale l’ammoniaca è molto meno inquinante della nafta. Versane un litro in ogni buco.

Si possono anche predisporre delle trappole artigianali. Queste si realizzano con dei contenitori appesi, in modo che siano fuori portata dei bambini. In questi contenitori mettete qualche residuo alimentare, come per esempio tonno o scarti di pesce, mescolato con un cucchiaino di insetticida inodore. Le vespe operaie porteranno il cibo avvelenato nel nido, provocando la morte delle larve.

Tra le vespe l’ultimo arrivato è la vespa velutina o calabrone asiatico, introdotta accidentalmente in Francia nel 2004, ha colonizzato in poco tempo altri Paesi, compresi Spagna, Portogallo e Italia. E’ una specie aliene, cioè introdotta dall’uomo da un altro ecosistema, sono piuttosto aggressivi nei confronti dell’uomo, soltanto le femmine di vespa velutina sono dotate di pungiglione, col quale possono iniettare una discreta quantità di veleno nelle vittime. Il pericolo principale è rappresentato dalle punture ripetute, la minaccia principale resta tuttavia per le api, le loro prede preferite

La sottospecie diffusasi in Europa è la Vespa velutina nigrithorax nota come calabrone dalle zampe gialle. È un imenottero più piccolo rispetto al calabrone europeo, dato che raggiunge al massimo i 3 centimetri di lunghezza contro i 5 centimetri della specie nostrana, se visti dall’alto sono neri.

Poi c’è la Sirfide (Syrphidae oltre 6000 specie) dell’Ordine dei Ditteri Come le mosche e le zanzare, praticamente è una mosca che sfrutta una tecnica chiamata mimetismo batesiano: ha i colori di insetti “pericolosi” per sembrare una minaccia, ma in realtà è del tutto innocua

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