Quando e perché effettuare la concimazione degli ortaggi

Concimare non è sempre salutare per l’orto. Spesso si pensa che i fertilizzanti siano sempre utili e graditi ai nostri ortaggi, ma non è così. Un’eccessiva concimazione può essere nociva come e forse più di una carente. I concimi si fissano nel terreno sotto forma di sali e se non vengono assorbiti diventano dannosi per le radici delle piante!

Bisogna dunque accertarci che le condizioni ambientali e climatiche possano consentire agli ortaggi il loro assorbimento e il loro impiego. Per esempio non bisogna mai concimare durante i periodi di siccità se non riusciamo ad irrigare l’orto a sufficienza, perché senza la giusta dose di umidità gli ortaggi non possono approfittare delle sostanze nutritive. Allo stesso tempo se il freddo diventa eccessivo, tanto da frenare lo sviluppo delle nostre piante, è chiaro che la necessità di sostanze nutritive cala drasticamente e dovremo aspettare che le temperature tornino a crescere se non vogliamo buttare via energie e concimi.

Inoltre occorre tenere presente le diverse esigenze nutritive dei vari ortaggi coltivati:  le verdure che hanno tempi di coltivazione molto lunghi, come i pomodori e le melanzane, oppure quelle più ‘ghiotte’ di nutrimento, come il mais, normalmente traggono maggiore beneficio dalle concimazioni periodiche. Mentre gli ortaggi a ciclo breve, come le insalate, oppure quelli in grado di fissare da soli l’azoto nel terreno, come le leguminose (fagioli, piselli, fave…), ne hanno meno bisogno o non ne hanno bisogno affatto.

Una volta tenuto conto di quanto appena detto e volessimo aiutare le nostre piante nel loro sviluppo, ecco quale è il periodo migliore per somministrare del concime organico e biologico supplementare a seconda dell’ortaggio coltivato. Ma a mio avviso solo se vedete che le piante faticano, perché se avete fatto una buona concimazione iniziale del terreno, forse non se ne creerà l’esigenza!

Barbabietola da foglia – 2 settimane dopo la nascita delle prime foglie

Barbabietola da radice – quando la vegetazione avrà raggiunto un’altezza di 10-15 cm, senza dare troppo azoto altrimenti cresceranno solo le foglie!

Bietola – 3 settimane dopo la germinazione

Broccolo – 3 settimane dopo il trapianto (non troppo azoto)

Cavolo e cavolfiore – da 4 a 6 settimane dopo il trapianto

Cavolo Bruxelles – 3 settimane dopo il trapianto e volendo anche quando appaiono i primi cavolini

Cetriolo – appena comincia a sviluppare i tralci e poi alla fioritura

Cipolla – quando le, piante sono alte 10-15 cm

Cime rapa – quando sono alte 15-20 cm

Mais dolce – 3 settimane dopo la semina, quando le piante sono alte 20-25 cm e quando fioriscono i pennacchi

Melanzane – 3 settimane dopo il trapianto

Melone – appena si sviluppano i tralci e una settimana dopo l’inizio della fioritura

Patata – se proprio volete alla fioritura

Peperone – 3 settimane dopo il trapianto

Pomodoro – 2/3 settimane dopo il trapianto (non troppo azoto)

Sedano – 3 settimane dopo la germinazione

Zucca – appena compaiono i tralci e di nuovo all’inizio della fioritura

Zucchina – quando le piante sono alte 15 cm  e all’inizio della fioritura.

Piselli, fagioli, fagiolini, fave, ravanelli non richiedono mai concimazioni supplementari!

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