Informazioni e utili consigli per affrontarle e trattarle in modo corretto.
Con l’arrivo della bella stagione, aumenta il rischio di punture di insetti e altri animali a casa, al mare e in montagna.
Cosa fare? Cosa non fare? Come differenziarle e trattarle in modo corretto?
Di seguito utili consigli, tratti dall’opuscolo informativo realizzato dall’Azienda Usl di Cesena, “Insetti, Zecche, Scorpioni, Vipere, Pesci, Meduse: Vademecum per i rischi dell’estate”.
API – VESPE – CALABRONI |
Quando le api pungono, lasciano il pungiglione conficcato nella cute. Va tolto rapidamente prestando attenzione a non schiacciare la sacca di veleno che si trova all’estremità del pungiglione. Usa una lama o la punta di un’unghia per scalzare la sacca dalla parte contraria al pungiglione. Solitamente vespe e calabroni non lasciano il pungiglione all’interno del corpo della loro vittima e, per questa ragione, possono pungere ripetutamente.
Cosa fare: applicare del ghiaccio per alleviare il dolore. Se si presentano altri sintomi (pallore, sudorazione, vertigini, difficoltà respiratorie) è necessario rivolgersi al proprio medico o al Pronto soccorso.
Attenzione alle reazioni allergiche cutanee e a sintomi più gravi: edema della glottide e shock anafilattico! Chi sa di essere allergico deve dotarsi di farmaci antistaminici e cortisonici per le reazioni cutanee, e adrenalina pronto-impiego per le reazioni allergiche gravi.
ZANZARE – TAFANI – FLEBOTOMI |
Sono insetti piuttosto diffusi nelle aree che noi frequentiamo normalmente. Per prevenire le loro punture, è utile impiegare repellenti adeguati. Importante: evitare di lasciare parti del corpo scoperte e non vestirsi con abiti di colore scuro. Non utilizzare creme o profumi che, pare, contengano dei veri e propri attrattivi.
Cosa fare dopo una puntura: applicare ghiaccio o pomata antistaminica sulla zona colpita.
ZECCHE |
Se una zecca si attacca alla nostra cute, va asportata con cautela. Controllare per 30 – 40 giorni l’area cutanea colpita, se compare una chiazza rossa ad anello che tende ad allargarsi rivolgersi al medico. Evitare di usare antibiotici e farmaci “fai da te” che possono mascherare e rendere difficile la diagnosi.
Cosa non fare assolutamente: schiacciare, bruciare, cospargere con olio, vaselina, benzina o altri materiali la zecca o strapparla via violentemente (potrebbe rompersi il “rostro” che è conficcato nella cute e provocare infiammazioni e complicazioni sanitarie).
SCORPIONI ITALIANI |
Gli scorpioni nostrani causano punture molto fastidiose che vanno gestite possibilmente con l’aiuto del proprio medico. In genere non sono pericolosi come quelli presenti nei paesi tropicali.
Cosa fare: Applicare impacchi freddi sulla puntura e assumere antidolorifici.
MEDUSE |
In caso di contatto, poiché la medusa rilascia piccole vescicole urticanti che rimangono attaccate alla nostra cute, si consiglia di rimanere in acqua salata il più possibile cercando di rimuoverle con la mano a piatto o con un oggetto sottile e rigido (tipo scheda bancomat).
Cosa non fare assolutamente: sciacquare con acqua dolce (potresti favorire la rottura delle strutture urticanti che le meduse usano per difendersi), urinare o applicare ammoniaca sulla zona colpita (potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita), grattarla o sfregarla con sabbia. Non esporti al sole per qualche giorno sulla parte colpita.
TRACINA – PESCE RAGNO – SCORFANO |
Attenzione alla tossina inoculata dal pesce con le spine dorsali! Immergere la zona in acqua calda per un’ora (la tossina è termolabile)! Disinfettare la parte colpita e, se presenti, asportare le spine.
Cosa non fare assolutamente: utilizzare ghiaccio, sostanze refrigeranti o ammoniaca.
VIPERE |
Per il morso di vipera è indispensabile: tranquillizzare l’infortunato, non perdere la calma, immobilizzare l’arto come se fratturato e recarsi in ospedale.
Cosa non fare assolutamente: incidere, succhiare il punto di inoculo, applicare ghiaccio, assumere alcolici, somministrare medicinali fuori dall’ospedale.