Pacciamatura

La pacciamatura è un’operazione attuata in agricoltura e giardinaggio che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, al fine di impedire la crescita delle malerbe, mantenere l’umidità nel suolo, proteggere il terreno dall’erosione, dall’azione della pioggia battente, evitare la formazione della cosiddetta crosta superficiale, diminuire il compattamento, mantenere la struttura e mitigare la temperatura del suolo.

Vari sono i materiali che si prestano a questa tecnica agricola, anche usati in combinazione tra loro: si va dai materiali organici (erbacei o legnosi, ottenuti spesso dalla trinciatura dei residui colturali), a quelli inerti, fin all’utilizzo di appositi teli pacciamanti in film sintetici o bioplastici o in fibre naturali:

•         paglia

•         foglie secche

•         erba di sfalcio

•         corteccia di pino sminuzzata

•         cartone

•         film plastici o bioplastici

•         tessuto non tessuto sintetico

•         tessuto non tessuto in fibre di juta

•         sabbia

•         fibra di canapa corta semimacerata

•         sassi per le piante grasse

•         aghi di pino (essenziali per le fragole)

•         lana

Tecnica La pacciamatura imita quello che succede naturalmente nei boschi dove le foglie secche vanno ad accumularsi sul terreno ai piedi dell’albero formando la lettiera, limitando la crescita di altra vegetazione. L’effetto è dovuto sia ad un’inibizione di tipo fisico (impedimento alla penetrazione dei raggi solari, mancanza di spazio per lo sviluppo delle erbe infestanti) sia ad azioni di tipo biochimico (rilascio di sostanze bio-inibitrici che intossicano i semi e le parti di propagazione delle erbe infestanti).

Questa tecnica permette di mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperatura più elevata nei mesi freddi, mentre diminuisce il bisogno di annaffiature durante i mesi caldi. La pacciamatura è una metodologia molto utilizzata nelle pratiche agronomiche sostenibili, quali permacultura, agricoltura naturale e agricoltura biodinamica.

È un’operazione che va effettuata tra autunno ed inverno. È necessario zappare bene tutta l’area affinché il terreno si mantenga morbido durante l’inverno, al fine di poter ospitare nuove piante in primavera

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