Curare un orto impegna abbastanza il fisico, ma si può trovare qualche escamotage per limitare la fatica; per esempio costruendo un orto rialzato ad altezza d’uomo in cui coltivare gli ortaggi che hanno uno sviluppo radicale limitato
Vi siete mai chiesti a cosa possa servire un orto rialzato? Semplice… Chi ha un normale orticello sa bene che la maggior parte del tempo necessario a seguirlo lo si passa con la schiena curva, accovacciati, inginocchiati: prima per seminare, poi per rincalzare la terra, per estirpare le infestanti e, per diverse varietà, anche per la raccolta. “La terra è bassa” hanno sempre sostenuto i contadini, quando si asciugavano il sudore e puntavano il palmo della mano alla base della colonna vertebrale per riportare la schiena in verticale.
Orto rialzato fai da te con irrigazione automatica
Più si avanza nell’età, più queste attività stancano e sollecitano il fisico, anche se il raccolto ripaga dell’impegno; per limitare la fatica, il nostro lettore Sergio Mosca ha pensato di realizzare un orto rialzato da terra da terra in cui coltivare alcune verdure senza doversi chinare. Ha costruito un cassone che poggia su paletti conficcati nel terreno, portando la superficie di semina dell’orto rialzato a circa un metro da terra e dotandolo anche di irrigazione automatica; lo spazio circostante rimane disponibile per gli ortaggi più ingombranti o a sviluppo rampicante (pomodori, zucchini, fagiolini ecc) mentre le insalate e altre verdure da taglio, in mezzo alle quali crescono facilmente anche erbe indesiderate, possono essere seguite con più attenzione, diradate, trapiantate e raccolte senza troppa fatica. Vediamo dunque nel dettaglio come costruire un orto rialzato fai da te.
Alternative ad un orto pensile
In alternativa ad un orto rialzato possiamo pensare, ad esempio di costruire dei contenitori per orto sul balcone oppure degli orti in cassetta
Come costruire la struttura per l’orto rialzato fai da te

Il piano di fondo e il perimetro del cassone si ricavano da vecchie tavole da ponte 250x40x4000 mm; Le due tavole di fondo non vanno accostate, ma distanziate di circa 20 mm su tutta la lunghezza per ottenere una sorta di canale necessario per il drenaggio.

1 – I tre paletti si tagliano con la circolare a una lunghezza di 1200 mm.

2 – Si effettua una carteggiatura grossolana (carta vetrata a grana 60) su tutte le facce per prepararle alla finitura.

3 – Uno smalto navale a rapida essiccazione, avanzato da un precedente lavoro, è l’ideale come finitura per i paletti e le tavole da utilizzare come piano di supporto per il cassone.

4 – Si scavano tre buche profonde 50 cm e si poggia sul fondo una mattonella di cemento per stabilizzare l’appoggio dei paletti; si verifica che siano a piombo e allineati lungo una lenza tesa allo scopo e si bloccano in posizione costipando per bene attorno a essi la terra rimossa. (Clicca sul link e impara a piantare perfettamente dei pali del terreno)

5 – Una lunga staggia posta sulla sommità dei paletti permette di verificare con la livella a bolla che si trovino tutti alla stessa altezza.

6 – Si avvitano sui paletti le tavole di supporto da 100x50x500 mm ricavate da vecchie assi utilizzando viti Ø 6×80 mm per truciolare.
Rivestimento con teli e riempimento dell’orto pensile

1 – Sulle due tavole di fondo si applicano quelle laterali per formare la vasca di contenimento della terra. Dovendo proteggere il legno, per questa situazione si può dare fondo agli avanzi di smalti colorati, dati anche all’interno della vasca; le facce a vista delle tavole possono essere rese più gradevoli con l’accostamento di tinte differenti.

2 – Sempre con viti per truciolare si assemblano poi le tavole per comporre il cassone dell’orto rialzato.


3 – 4 L’interno si riveste con un telo di polietilene nero e, sovrapposto, uno spesso telo trasparente, fatto risalire anche sulle sponde. I teli vanno risvoltati tra le tavole di fondo in modo da lasciare libero il canale di drenaggio.

5 – Il canale di drenaggio viene ricoperto con pietre per trattenere la sabbia e la terra utilizzate per il riempimento.

6 – La presenza di una strada di passaggio a un livello più alto dell’orto e la disponibilità di un camioncino hanno facilitato il riempimento con un primo strato di sabbia di cava, terriccio da semina e altra sabbia, fatti scivolare lungo un pannello.

7 – Alla base dei paletti si forma un piccolo cumulo di pietre compattato con terra e sabbia per assicurare una maggiore stabilità alla struttura.
Come impostare l’irrigazione a goccia per l’orto rialzato

1 – Prima di disporre l’ultimo strato di sabbia, la terra di riempimento va livellata.

2 – La mandata per l’irrigazione si realizza prolungando la linea di un impianto automatico già in uso per un’area adiacente dell’orto, arrivando con la tubazione a un capo del cassone e installando un rubinetto.

3 – Da qui, l’impianto si suddivide in tre file di tubo gocciolante chiuso ad anello; la mandata collocata al centro permette di bilanciare l’erogazione così da fornire acqua simultaneamente e in modo costante a ogni diramazione.


4 – 5 A lavoro ultimato è possibile seminare le verdure secondo i consumi familiari, in questo caso lattughe invernali, rucola, alcune varietà di radicchio, cicoria e altre insalate. In meno di un mese si possono avere i primi raccolti.
Consigli per gli acquisti di un orto rialzato





tratto da: https://www.faidateingiardino.com