”L’Epifania tutte le feste le porta via”. Non ho trovato niente di più originale per ricordarvi che le vacanze sono terminate e che purtroppo il nostro orto è ancora là bisognoso di cure. Però possiamo consolarci, perché se abbiamo trascorso le feste frequentando tavole imbandite sicuramente il nostro giro vita ne ha risentito: e allora cosa c’è di meglio di un po’ di movimento all’aria aperta?
Se abbiamo serre fredde o riscaldate effettueremo le prime semine, altrimenti ci limiteremo a fare delle leggere pulizie, delle piccole raccolte, degli aggiustamenti e delle concimazioni.
Cosa piantare a gennaio nell’orto
“Chi vuol fare un buon agliaio lo ponga a gennaio”, ecco dunque il primo ortaggio da mettere in terra in questo inizio d’anno, se non l’abbiamo già fatto nei mesi scorsi.
Ricordiamoci di usare gli spicchi esterni più grossi e metterli in terra a 4 cm di profondità, non di più!
Cipolle e scalogni potranno fare compagnia all’aglio. Poniamo i bulbilli a 3 cm di profondità. Teniamo in mente questa regola: se il terreno è leggero e sabbioso, potremmo mettere i bulbilli anche un poco piò a fondo, se invece il terreno è argilloso e pesante, occorre stare più in superficie.
Se il terreno ce lo consente possiamo azzardare la semina dei primi ravanelli, adatti anche ai meno esperti. Basterà che i semi siano messi in superficie ad una distanza di 5/6 cm l’uno dall’altro e dopo 60 giorni della raccolta potremo sgranocchiare i primi ravanelli croccanti.
Cosa seminare nell’orto di gennaio
Nel semenzaio o in serra
Se possediamo un semenzaio riscaldato o una piccola serra possiamo procedere con le seguenti semine. Ma se il termometro scende sotto zero, aspettiamo che le temperature rialzino e nell’attesa riposiamoci
In luna crescente – Nei vasetti o nei semenzai: basilico, melanzana, peperone e pomodoro. Direttamente a dimora, ma in serra o in coltura protetta: ravanello, rucola, agretto.
In luna calante – Nei vasetti o nei semenzai: lattuga o cavolo cappuccio. Direttamente a dimora, ma in coltura protetta: lattuga da taglio, radicchio da taglio, valerianella.
La semina di gennaio: a cosa fare attenzione
Seminiamo i ravanelli a scaglioni, magari due piccole file ogni 15 giorni, in modo che se le prime semine dovessero andare male per il troppo freddo, avremo sempre le semine successive a garantire il raccolto. Sospendiamo però la semina di questa radice alla fine di aprile: con i primi caldi il gustoso ravanello, tende a diventare amaro e piccante.
Attenzione anche all’acqua nei sottovasi, soprattutto sui balconi! Cerchiamo di eliminarla ogni volta che è possibile, perché l’eccessiva umidità diminuisce la resistenza al freddo delle piante e causa marciumi.
Frutta e verdura di stagione di gennaio: come fare la raccolta
Nel frutteto
Se abbiamo un frutteto mediterraneo potremo raccogliere aranci, limoni, mandaranci, mandarini e pompelmi. Il miglior modo di gustare le arance è raccoglierle giusto prima del consumo: sull’albero si conservano meglio che in frigorifero e potremo approfittare maggiormente del loro apporto vitaminico.
Raccogliamo anche le prime nespole, ma se possibile lasciamole sulla pianta fino a quando due o tre gelate avranno reso i frutti più dolci e appetitosi.
Nell’orto
L’orto di gennaio ci regala ancora cavoli a go-go: broccolo, cappuccio, verza e cavoletti di Bruxelles. Poi catalogne, indivie, radicchi e porri. E se siamo stati previdenti nelle semine potremo ancora raccogliere qualche carota.
Trattamenti nell’orto bio di gennaio
Nell’orto – Osserviamo attentamente le piante, controllando la parte inferiore delle foglie e le loro ascelle: potremmo scoprire la presenza di qualche parassita come il ragnetto rosso, che succhia la linfa delle piante e le indebolisce.
Possiamo combattere il ragnetto rosso spruzzando un preparato a base di sapone di Marsiglia e alcol o del macerato di ortica addizionato con il 5% di bentonite.
Nel frutteto – Contro larve, afidi, ma soprattutto cocciniglie in questo mese è utile fare un trattamento con l’olio bianco agli alberi da frutto, un prodotto a bassissima tossicità e compatibile anche con l’agricoltura biologica, che possiamo trovare in qualsiasi vivaio o consorzio agrario. Se però anche questo ci sembra troppo invadente proviamo a spazzolare i tronchi per eliminare i muschi, le uova e le larve degli insetti che si annidano nelle screpolature della corteccia.
Lavori di gennaio nell’orto e nel frutteto
Nel frutteto
Procediamo con la pulitura invernale degli alberi e arbusti. Tagliamo i rami secchi, spezzati, inclinati. Al termine dell’operazione disinfettiamo e proteggiamo i tagli con gli appositi mastici da potatura.
Possiamo trapiantare alberi da frutto a radice nuda. E se vogliamo aiutare i nostri giovani alberi nell’attecchimento, ricordiamoci di praticare la tecnica dell’inzaffardatura.
Verso la fine del mese di gennaio possiamo potare i meli. Per la potatura del melo dobbiamo fare attenzione tra i rami dell’anno precedente, su cui cresceranno i nuovi frutti, e quelli più vecchi che invece andranno tagliati. In questo periodo è già possibile potare anche il pero.
Nella seconda metà del mese potremo dedicarci alle piante di lampone, che necessitano di una potatura per svilupparsi meglio. Accorciamo i rami di circa la metà della loro lunghezza, effettuando il taglio sopra una gemma. I rami secchi e vecchi vanno invece tagliati alla base. Approfittiamo di questo momento per smuovere il terreno e aggiungere dell’humus di lombrico o del compost.
Nell’orto
Preparazione del terreno – Prepariamo il terreno in attesa della primavera, ripulendolo dai vecchi ortaggi rimasti sul campo e eseguendo le concimazioni di fondo. Smuoviamo il terreno per rompere la crosta superficiale (sempre che non sia gelato) e concimiamo, interrando leggermente della sostanza organica (letame maturo, pollina, ecc.) nelle parcelle vuote.
Cenere – Conserviamo la cenere di stufe e caminetti in un bidone o aggiungiamola al compost, come concime ricco di potassio, che poi distribuiremo alla base delle vostre piante.
Pacciamatura – Ripristiniamo lo strato della pacciamatura che è stato dissestato o asportato dalle piogge. Rimuoviamo il materiale marcito e aggiungiamo quello fresco e asciutto.
Sovescio – Se abbiamo seminato a fine estate delle colture da sovescio per eseguire della concimazione verde, come facelia, senape o spinacio, è il momento di tagliarle e interrarle per farle decomporre nel terreno prima della buona stagione.
Organizziamo l’orto primaverile – E’ il momento di progettare le aiuole che accoglieranno le coltivazioni primaverili e ordinare le sementi, se ancora non lo abbiamo fatto.
Patate da semina – Procuriamoci le patate per la semina: in questo periodo troveremo tutte le varietà e di migliore qualità. Mettiamole a germogliare al buio in un luogo fresco, ma non gelido (4/5°): febbraio e marzo sono vicini e presto dovremo procedere con la semina.
Arieggiare le serre – Se abbiamo delle serre ricordiamoci di arieggiarle nelle ore più calde della giornata, per evitare eccessivi ristagni di umidità e l’insorgere di marciumi.
E adesso rilassiamoci andando a raccogliere i cavoli, che dopo le gelate hanno migliorato sapore e consistenza