Le piante aromatiche

Le piante aromatiche, un tempo relegate solo nell’orto, ultimamente vengono messe in bella vista come erbe da giardino anche con un valore ornamentale.

E’ una tendenza che dall’Inghilterra si è diffusa in molti paesi e anche in Italia ha avuto successo. Le piante aromatiche presentano numerosi aspetti interessanti, anche per quanto riguarda la
loro facile manutenzione.


L‘aiuola di aromatiche potrà essere costituita da erbe perenni quali acetosa, dragoncello, finocchio selvatico, erba cipollina, maggiorana, malva, menta, rosmarino, origano, salvia, ruta, timo; da erbe aromatiche annuali quali basilico, anice verde, coriandolo, rucola, cumino,
santoreggia; da erbe aromatiche biennali quali ad esempio prezzemolo  e cerfoglio.

Per far sì che crescano bene senza soffrire troppo, occorre innanzitutto dare loro un’esposizione favorevole. Intanto nelle regioni a clima più freddo, andrebbero tenute al riparo, mentre nelle zone a clima più mite possono anche stare all’esterno, in vaso o in piena terra nell’orto. L’esposizione più indicata è quella soleggiata: l’ambiente deve essere luminoso, asciutto e caldo, per favorire la formazione di verde sano, non acquoso, saporito e anche caratterizzato da aromi duraturi e
intensi. Da evitare l’esposizione al vento, le zone fredde, l’ombra.

Alcune specie però, come la rucola, la menta, la melissa e il sedano selvatico, riescono a sopportare una parziale ombra, nonché luoghi anche umidi. Il terreno ideale è quello sciolto, che possa essere ben arieggiato nei primi 30-40 cm e che contenga elementi nutritivi in giusta quantità.

Se le proprietà nutritive del terreno sono eccessivamente alte, la crescita delle parti verdi potrebbe risultare troppo veloce e rigogliosa, togliendo la possibilità di formare profumi e aromi intensi.

Il terreno deve garantire un buon drenaggio per evitare marciumi radicali e la morte della parte aerea della pianta; in misura più lieve un drenaggio non ottimale potrebbe provocare una diminuzione dei profumi, un appassimento delle parti verdi e uno sviluppo vegetativo compromesso.

In generale non devono essere usati troppo concimi organici come pollina, letame o sangue di bue, e nemmeno concimi chimici di sintesi, come nitrato di calcio o nitrato ammonico, molto ricchi di azoto. Una settimana prima dell’impianto vanno distribuiti i concimi nel terreno.

Dopo un mese dall’attecchimento delle piante, conviene dare al terreno fertilizzanti chimici granulari, con alto contenuto di potassio e fosforo.
Una buona regola è quella di non concimare le erbe aromatiche mai più di 3 volte l’anno.
L’irrigazione è da praticarsi soltanto come intervento di soccorso, dopo prolungati periodi di siccità. Durante l’innaffiatura, bisogna evitare l’irrigazione a pioggia sopra le foglie, mentre risulta utile il metodo di scorrimento superficiale dell’acqua sul terreno.

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