L’acqua di irrigazione

Bene prezioso contro la siccità.

Quando in stagioni come quella attuale, tragicamente segnata dalla siccità, la pioggia non è sufficiente da sola a garantire lo sviluppo delle nostre piante da orto, è necessario far ricorso all’acqua di irrigazione.

Nelle regioni del sud è giocoforza poter contare su di una fonte idrica per il fabbisogno dell’orto in quanto, data la scarsità di pioggia, lo sviluppo regolare delle piante sarebbe altrimenti impossibile. Discorso un po’ meno scontato al nord, almeno fino a qualche tempo fa, quando si ricorreva alle irrigazioni di soccorso solo saltuariamente e, più che altro, per le colture industriali.

Oggi come oggi, anche nelle regioni dal clima più favorevole, la distribuzione delle precipitazioni è molto irregolare nell’arco dell’anno. Quindi, anche al nord, è fondamentale avere a disposizione acqua corrente da impiegare all’occorrenza per dissetare le nostre piante.

Bagnare regolarmente le piante da orto è oltremodo importante in quanto, trattandosi per lo più di specie erbacee, presentano un apparato radicale ridotto che si sviluppa solo negli strati superficiali del terreno dove l’acqua scarseggia, sia a causa della percolazione, sia per effetto dell’evaporazione.

Dopo questa necessaria premessa, ecco alcuni consigli su quando innaffiare l’orto, come risparmiare acqua ed adoperarla al meglio:

Quando irrigare l’orto: la mattina o la sera?
E’ opportuno innaffiare piante verso sera o al mattino presto, quando la terra non è calda, in modo da evitare contrasti marcati di temperatura tra suolo e acqua d’irrigazione. Innaffiando l’orto la sera, le colture rimangono fresche per tutta la notte, l’evaporazione non è eccessiva e le piante hanno il tempo di assorbire la necessaria quantità d’acqua;
durante l’estate, irrigare la mattina presto o la sera, inoltre, consente di evitare anche eventuali scottature alle foglie ed al fusto date dalla concentrazione dei raggi solari focalizzati sulle gocce d’acqua.

La goccia, in questo caso, funziona come una vera e propria lente che può arrivare a bruciare il lembo fogliare; nei mesi in cui i freddi notturni possono farsi sentire (maggio, settembre), è preferibile irrigare l’orto solo al mattino, per evitare che l’acqua possa gelare. Tenete comunque presente la temperatura dell’acqua di irrigazione: con le acque fredde conviene addirittura bagnare le piante di notte, con quelle calde è possibile irrigare anche di giorno; nei terreni tendenti al sabbioso è opportuno innaffiare le piante ad intervalli ravvicinati, più distanziati in quelli tendenti all’argilloso (ogni 7-9 giorni).


Infatti, nella sabbia, l’acqua percola facilmente e finisce negli strati più profondi col risultato che le radici delle nostre piante rimangono ben presto a secco, le argille viceversa trattengono di più l’acqua in superficie;
è fondamentale innaffiare l’orto regolarmente; poca acqua ma spesso, le innaffiature irregolari bloccano il regolare metabolismo delle piante, soprattutto in fasi delicate come la fioritura e durante la formazione dei frutti.

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