La nespola nonostante il suo aspetto poco appariscente, un tempo era conosciuta da tutti per le sue proprietà curative, ricca di vitamine e di polpa ottima per fare marmellate, torte e crostate. Con i noccioli si può fare anche il nespolino liquore digestivo e amabile. Attenzione a non rompere i noccioli perché il loro midollo contiene sostanze tossiche.
Eccoci dunque nuovamente di fronte ad una pianta dimenticata: un pò come il fico d’India, l’azzeruolo, il mirto o il corniolo. Quando parliamo di nespole occorre fare una distinzione tra le due varietà coltivate in Italia: il nespolo germanico (Mespilis germanica) e il nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica) di cui abbiamo già ampiamente parlato. Il primo è stato introdotto in Italia da almeno 2000 anni, il secondo da appena due secoli. Anche per diritto di anzianità ci sembra doveroso adesso parlare del nespolo germanico.
Coltivazione del nespolo comune
Il nespolo Germanico o nespolo comune è considerato un frutto minore, perché poco diffuso e difficile da commerciare, ma è in grado di dare buone soddisfazioni nelle coltivazioni casalinghe.
E’ un albero della famiglia delle rosacee, appartenente al raggruppamento delle pomacee (come mele e pere).
Il nespolo è un alberello medio-piccolo e difficilmente supererà i 4 metri di altezza. Il suo portamento, la sua bella fioritura bianca, fanno del nespolo un pianta ordinata e gradevole, facile da tenere nell’orto o nel giardino.
E’ una pianta ermafrodita e autofertile per cui sarà sufficiente avere una sola pianta in giardino. I fiori che spuntano a maggio attirano api e insetti impollinatori, rendendo il nespolo indicato per l’orto. La fioritura tardiva fa del nespolo una pianta adatta ai climi freddi, poiché difficilmente sarà soggetta ai danni causati dalle gelate. Anche i frutti, come i fiori, arrivano in ritardo: mai prima di ottobre.
Terreno, concimazioni e potature
Il nespolo è una pianta poco esigente che si adatta bene a qualsiasi tipo di suolo. Potremo piantarlo in autunno inoltrato scavando una bella buca e facendo attenzione che non si formino in seguito pericolosi ristagni idrici. Ama il pieno sole, ma gradisce anche la mezz’ombra, soprattutto in zone molto calde.
Anche le concimazioni non saranno necessarie se non avremo troppe pretese al momento della raccolta. Se invece vorremo frutti più grandi e copiosi potremo concimare annualmente con dello stallatico maturo.
Quanto alla potatura, essendo un alberello che cresce lentamente, non sarà necessaria effettuarla ogni anno. Ma di quando in quando toglieremo i rami secchi, spezzati o quelli troppo invecchiati. Il nespolo fruttifica sui rami dell’anno, per cui sarà utile ogni tanto rinnovare la chioma.
Malattie e irrigazione
Il nespolo comune è rustico e forte e difficilmente viene attaccato da funghi o parassiti. Si mantiene in buona salute da solo e se eviteremo di sottoporlo a stress climatici o idrici difficilmente ci chiederà aiuto.
Qualche consiglio? Evitiamo ristagni idrici e non sottoponiamolo ad un caldo eccessivo. Se l’estate è davvero torrida e la sua posizione è in pieno sole, dovremo provvedere ad annaffiarlo, cosa che normalmente non sarebbe necessaria al di fuori dei primi due anni dall’impianto.
Raccolta
La nespola è un frutto autunnale. Se faremo attenzione, durante le nostre passeggiate ottobrine in aperta campagna, sarà facile scorgere quest’alberello pieno di bei frutti prima marroni, poi ruggine e infine arancio.
Dovremo raccogliere le nespole quando saranno ancora dure, ma il loro colore avrà assunto toni aranciati, solitamente a fine ottobre o inizio novembre. A prima vista le giudicheremo immangiabili, ma non disperiamo, perché questi frutti richiedono un periodo di ‘ammezzimento’, durante il quale i tannini presenti nella polpa si trasformeranno in zuccheri. Per circa tre settimane dovremo riporre le nespole in una cassetta e attendere la loro maturazione. Se metteremo della paglia tra uno strato e l’altro aiuteremo questo processo e otterremo nespole perfette e adatte per le nostre confetture o salse.
Occorre avere pazienza con le nespole! Ricordate il detto “Tempo e paglia maturano anche le nespole”? Significa ‘dar tempo al tempo’, mettersi in fiduciosa attesa, perché prima o poi le cose muteranno in meglio.