L’ortica è una pianta formidabile dalle mille proprietà curative, utile per la salute dell’uomo e dell’orto.
Nell’orto il suo macerato aiuta a combattere gli afidi e i parassiti, ma all’occorrenza è anche un ottimo fertilizzante, e se abbinato al macerato di equiseto aiuta a combattere l’attacco dei funghi.
Sembra che un millilitro cubo di macerato contenga un milione di microrganismi, moltissimi batteri ma niente funghi.
Ma vediamo come prepararlo e come utilizzarlo. Del macerato di ortica abbiamo già parlato in abbondanza, ma i dubbi sul suo utilizzo non finiscono mai, per cui cerchiamo di approfondire ulteriormente l’argomento in modo da poterlo usare con la massima tranquillità e disinvoltura.
Per fare il macerato occorre raccogliere l’ortica preferibilmente prima che vada in fioritura. Occorreranno 1 kg di ortica fresca per 10 litri di acqua, se invece utilizzeremo l’ortica secca ne serviranno 200 gr sempre per 10 litri di acqua. Meglio ancora se l’acqua sarà piovana!
Per la preparazione potrete usare qualsiasi contenitore, purché non sia di metallo. Il macerato risulterà pronto quando il liquido sarà diventato molto scuro e avrà cessato di fare la schiuma. In genere sono sufficienti sette giorni, ma il processo di decomposizione viene accelerato se le temperature sono alte o se il recipiente viene esposto al sole. Meglio se una volta al giorno o almeno ogni due giorni ci ricorderemo di mescolarlo per farlo ossigenare. Per attenuare gli odori sgradevoli si può aggiungere una manciata di farina di roccia o di farina di alghe, oppure qualche foglia di angelica.
A seconda del tempo di macerazione cambierà il suo impiego.
1) Se faremo macerare l’ortica soltanto per 24 ore, potremo utilizzare il macerato ottenuto non diluito come antiparassitario (afidi, acari, ragnetto rosso…), direttamente sulle foglie delle piante infestate. Se necessario potremo ripetere il trattamento a distanza di un paio di giorni.
2) Se invece faremo macerare l’ortica per una settimana, avremo un macerato molto più forte che occorrerà diluire nella misura di 1:20 (vale a dire un litro in 20 litri di acqua). Questo preparato potrà essere usato preventivamente su tutte le nostre piante per evitare che vengano attaccate dagli afidi e, se abbinato al macerato di equiseto, per prevenire l’attacco delle malattie fungine. In questo caso irroreremo i nostri ortaggi con una buona pompa a spalla.
3) Infine se lasceremo l’ortica a macerare per 15 giorni otterremo un ottimo fertilizzante, ma in questo caso la diluizione dovrà essere ancora maggiore, perché il liquido è ancora più forte, 1:50 (un litro ogni 50 litri di acqua). Questo concime è un piccolo concentrato di energia per le piante appena messe a dimora (pomodori, zucchine, meloni, melanzane, ecc…). Per trarne il massimo vantaggio usiamolo per annaffiare la base degli ortaggi già al momento del trapianto.
Il macerato può essere conservato anche per un anno se ben fatto. Basterà filtrarlo con cura, aggiungere il 2-4% di aceto per bloccarne la fermentazione (una volta raggiunto il grado di macerazione desiderato), metterlo in un bidone ben chiuso e riporlo in un luogo fresco.
A questo punto siete pronti per la raccolta, ma non prima di esservi procurati di un bel paio di guanti robusti e delle forbici da taglio: perché l’ortica è un buon alleato dell’orto ma sa difendersi molto bene e buca gli impreparati e gli sprovveduti!