Il primo di ottobre si festeggia la giornata internazionale della bevanda più amata dagli italiani.

Ci sono alcuni prodotti che portano l’italianità nel mondo: la pasta, la pizza e, senza dubbio, il caffè. Ristretto, lungo, corto, macchiato; ognuno ha la sua preferenza e i suoi gusti, ma una cosa è certa: gli italiani non possono farne a meno. A confermare questa sensazione è l’indagine di mercato “Gli italiani e il caffè” del 2020 di AstraRicherche: il 96,6% dichiara di consumare caffè o bevande a base di caffè. Il 40% ne beve tra i 2 e i 3 al giorno e altrettanti si posizionano tra i 3 e i 4. Il consumo è direttamente proporzionale all’età ed è più alto nelle grandi città, con particolari picchi al sud.

Dove si consuma
La casa rimane il luogo preferito dove consumare il caffè, anche perché il bar, passato dal 77,5% delle preferenze nel 2014 al 65% di quest’anno, ha risentito fortemente dei lockdown degli ultimi 18 mesi, oltre al timore di contagio a causa dell’alta densità di clienti. A detta del 66% degli intervistati, durante i mesi di pandemia il rituale del caffè al bar è mancato moltissimo, soprattutto per la qualità della bevanda.
Più di una bevanda
Ma il caffè non è soltanto una semplice bevanda. Infatti, molti degli intervistati hanno voluto sottolineare il loro rapporto “emotivo” con il caffè: un momento di pausa e relax, da condividere in compagnia per quattro chiacchiere o per un incontro di lavoro.
Metodi di preparazione
Negli anni, anche le modalità di preparazione hanno subìto grandi rivoluzioni: dopo gli anni in cui la moka faceva da padrona, oggi è stata in parte soppiantata da capsule e cialde, preferite quasi dal 40% dei consumatori contro il 37 della caffettiera.
Un caffè al giorno toglie il medico di torno
Un consumo responsabile e moderato di caffè può essere anche un toccasana in termini della salute. Infatti, la bevanda per antonomasia degli italiani porta diversi benefici a chi lo beve: dalla memoria alla concentrazione passando dal miglioramento prestazioni fisiche (in termini di resistenza muscolare e tempi di reazione) fino al rallentamento del declino cognitivo legato all’età, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Inoltre, il caffè diminuisce le possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2 e di alcune patologie legate al fegato come cirrosi, steatosi ed epatite.
