
Il gigaro, Arum italicum, chiamata comunemente calla selvatica o pan di serpe, anche se è una pianta erbacea velenosa viene coltivata anche a scopo ornamentale in vaso e nelle aiuole del giardino.
Le foglie sono grandi ed hanno la lamina intera a forma sagittata o astata con tre lobi. Il lobo apicale è lanceolato, mentre quelli basali sono divergenti. Il picciolo è lungo e sfumato di rossiccio. Le foglie si sviluppano in autunno (da luglio, fine fioritura, a settembre la pianta rimane sotto forma di bulbo sotterraneo) e svernano in primavera.
L’infiorescenza si compone di tanti piccoli fiori sessili; sono appressati gli uni sugli altri. Lo spadice è lungo e giallo ed è avvolto da una grande spata convoluta di colore verde pallido e lunga il doppio dell’infiorescenza e con un tubo basale. L’apice dello spadice è una clava ingrossata di colore giallo-crema progressivamente assottigliata alla base.
I frutti sono delle bacche. Infatti nei boschi è facile incontrare la pannocchia delle bacche isolate e senza altra vegetazione (le foglie) intorno. Il colore di queste bacche varia durante la loro maturazione: sono infatti color bianco-avorio nelle fasi iniziali di maturazione, successiva maturazione comprende una fase di inverdimento, a cui segue la transizione verso il giallo e poi il rosso.
Tutta la pianta è velenosa; solo il contatto con la pelle provoca dermatiti. Si sono verificati casi di avvelenamento mortale in bambini attratti dalle sue bacche rosse, anche se difficilmente vengono ingerite in grande quantità, poiché la loro masticazione crea immediato dolore alla bocca.