Frutta secca nella tavola di Natale: scopri l’elenco completo

Pistacchi, semi di girasole e noci, quale frutta secca manca per un elenco completo?

La cena di Natale non sarebbe la stessa se a fine pasto non si potesse assaporare dell’ottima frutta secca.
Questa categoria di alimenti è composta da semi di specie vegetali; semi molto saporiti e caratterizzati da un elevato contenuto di nutrienti, motivo per cui alcune volte vengono chiamati “semi oleosi”.
Anacardi, mandorle, noci, pistacchi: ecco a voi l’elenco della frutta secca che viene consumata in Italia!

Gli anacardi arrivano dal sud America

Gli anacardi, o noci di anacardio, sono i semi del frutto prodotto dall’Anacardio (Anacardium occidentale), un albero originario del Sud America e largamente coltivato nelle zone tropicali.

Questa frutta secca presenta una forma simile a quella di un fagiolo, ha un colore giallognolo e possiede un sapore dolce, molto apprezzato.
In Italia gli anacardi vengono commercializzati previa tostatura e possono essere consumati così come sono o venir utilizzati in svariate ricette; provateli in abbinata all’insalata, oppure preparate il pollo o il vitello con anacardi e verdure. E non dimentichiamo la miriade di piatti dolci a base di anacardi, come la cheesecake o la crostata di fragole e anacardi.

Le arachidi si sviluppano sottoterra

Le arachidi si sviluppano sottoterra

Le arachidi sono i semi sviluppati dalla pianta di arachide (Arachis hypogaea), una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Leguminose che, dopo aver fiorito, inarca i suoi gambi e ripone i fiori sottoterra per sviluppare il frutto lontano dalla luce del sole.
Ogni arachide solitamente contiene due semi gialli e saporiti, che solitamente vengono tostati prima di venire consumati.
In cucina vengono utilizzati in diversi modi: servono per produrre il famoso burro d’arachidi che spopola negli U.S.A. o il pad thai, piatto tipico del sud est asiatico. Sono l’ideale in accompagnamento alle insalate e al pollo alla piastra ma anche ingrediente fondamentale di moltissime ricette dolci, come, ad esempio, i muffin alle arachidi, la torta banane e arachidi, arachidi pralinate e biscotti alle arachidi e cioccolato.

Le castagne sono il simbolo dell’autunno

Anche le castagne secche, simbolo dell’autunno, sono considerate a tutti gli effetti della frutta secca; altro non potrebbero essere, dato che sono il seme del frutto prodotto dagli alberi di Castagno (Castanea sativa).
Le castagne secche sono necessarie per preparare la farina di castagne, ingrediente principe di moltissime ricette dolci tipiche della Penisola, come il castagnaccio, il pane alle castagne, i necci e i manafregoli. Non solo prodotti da forno, questa frutta secca può essere usate anche in piatti salati, come stufati di carne e zuppe di legumi.

Le mandorle vanno per la maggiore

Le mandorle sono i semi contenuti nei frutti prodotti dall’omonimo albero, il mandorlo (Prunus dulcis). Dal sapore dolce inconfondibile, questo frutto secco è l’ideale se consumato a fine pasto in abbinata ad un pezzetto di cioccolato. Le ricette con le mandorle sono moltissime, sia dolci che salate. Qualche esempio? L’insalata di bulgur, quinoa e graniglia di mandorle, il pesto alla trapanese o il pollo alle mandorle! I più golosi invece associano alla mandorla il sapore del marzapane, preparato con la farina di mandorle amare, i cantucci, i confetti, gli amaretti e la torta di San Biagio.

La bontà unica delle nocciole

Le nocciole si raccolgono in autunno dalle fronde del nocciolo (Corylus avellana), un arbusto che cresce in molte zone d’Italia. Frutta secca di color marroncino, la nocciola ha un sapore caratteristico, molto apprezzato in cucina; può essere consumata previa tostatura o utilizzata in svariate ricette. Si sposa bene ai formaggi spalmabili, con cui è possibile preparare sfiziosi antipasti, si utilizza anche in abbinata ai sapori affumicati, come nel risotto con radicchio e speck o nella pasta nocciole e pancetta. La si usa spesso in secondi piatti a base di carne rossa, come stufati e arrosti, in cui compare come accompagnamento croccante all’ingrediente principale. Le portate dolci a base di nocciole sono invece moltissime, a partire dalla famosa crema spalmabile a base di nocciole; ma anche la cheesecake alle nocciole, muffin di nocciole, biscotti alle nocciole, gelato alla nocciola e torte alle nocciole di tutti i tipi.

Le noci, frutta secca per eccellenza

Il noce (Juglans regia e Juglans nigra) è un maestoso albero che produce l’omonima frutta secca, le noci. I gherigli di noce sono un alimento sano, molto apprezzato per le qualità benefiche ma anche per il sapore unico che li caratterizza. Essi possono essere consumati così come sono dopo averli liberati dal solido guscio che li racchiude, oppure utilizzati in cucina per preparare numerose ricette con le noci. La pastasciutta è unica se condita con una salsa alle noci, magari mantecata con del gorgonzola o della ricotta, e che ne dite di un semplice risotto alle noci? Una bontà tutta da assaggiare! Senza scordare le numerose ricette dolci che si possono preparare con le noci: torte, pasticcini, la torta di banane e noci, plumcake, biscotti e poi i datteri secchi ripieni con mascarpone e noci, vero e proprio simbolo del periodo natalizio, magari da accompagnare con un goccino di nocino, bevanda alcolico preparato proprio con il mallo (la parte carnosa) della noce.

Noce del Brasile si raccoglie nella foresta pluviale

Si chiamano noci del Brasile (Bertholletia excelsa) ma vengono raccolte nella foresta pluviale tra Bolivia e Perù e raggiungono il nostro paese per essere assaporate durante le festività Natalizie. Caratterizzate da un guscio color grigiastro a forma di spicchio, le noci del Brasile appaiono con una pellicina marroncina che racchiude un seme giallo e molto saporito.
In tutto il mondo vengono consumate per lo più fresche, dopo esser state sgusciate, ma in Sud America la noce del Brasile è famosa per l’olio che si produce a partire dai suoi semi, molto usato ed apprezzato nella cucina locale.

La Noce macadamia nasce in Australia

La Noce macadamia nasce in Australia

La noce macadamia si ricava dalla frutta di Macadamia integrifolia e Macadamia tetraphylla, due alberi di origine australiana. Ha un guscio marroncino molto resistente e solido che al suo interno contiene nocciole tonde dal sapore che ricorda vagamente la noce di cocco. La noce macadamia viene consumata dopo esser stata sgusciata o usata in ricette dolci: provate a preparare una cheesecake o una mousse usando questo frutto secco, rimarrete felicemente stupiti del risultato.

La Noce pecan è originaria del Nord America

La noce pecan si recupera dai frutti prodotti da un albero di origine nord americane ma coltivato anche in Italia, il Pecan (Carya illinoinensis) per l’appunto. Questa frutta secca ha una forma caratteristica particolare e un sapore molto simile alla noce comune, della quale può essere un sostituto in cucina. La noce pecan viene consumata così com’è oppure utilizzata in svariate ricette, su tutte la tipica “pecan pie”, una torta di origini americane che vede proprio la noce pecan come protagonista indiscusso della portata.

I pinoli si raccolgono da 20 specie diverse di pino

I pinoli altro non sono che i semi di circa 20 specie di pino, frutta secca dalla forma allungata e di color giallognolo che in Italia si recupera solo dalle pigne di pino domestico (Pinus pinea) e di pino cembra (Pinus cembra). In molti fanno incetta di pinoli durante le passeggiate in montagna così da assaporare un prodotto appena colto, altri invece li mettono da parte per utilizzarli una volta arrivati a casa. Esistono molte ricette con i pinoli, qualche esempio? Il pesto alla genovese non sarebbe lo stesso senza i pinoli; ma esistono anche molte altre salse di pinoli con cui condire la pasta. Lo si trova in abbinata all’uvetta nelle preparazioni “alla cacciatora” oppure in moltissimi dolci, come biscotti, torte e barrette dolci.

I pistacchi crescono nel Sud Italia

I pistacchi crescono nel Sud Italia

Il pistacchio (Pistacia vera) è una pianta che in Italia viene coltivata principalmente in Sicilia, Basilicata e Puglia. I suoi frutti contengono al loro interno un seme verde e saporito, che da secoli viene raccolto per il suo sapore unico e le sue qualità. I pistacchi vengono consumati dopo esser stati tostati e salati, utilizzati per preparare molte portate sfiziose, come gelati e torte. Sono usati nell’impasto della mortadella e di altri salumi e sono l’ideale per preparare panature da utilizzare su carne e pesce.

I semi di girasole vengono usati in molti modi

Anche i semi di girasole sono annoverati tra la frutta secca. Vengono colti dai fiori maturi dei girasoli (Helianthus annuus) e consumati dopo esser stati decorticati e tostati. Spesso utilizzati a fine pasto o come snack, i semi di girasole vengono usati anche in molte cucine per preparare prodotti da forno, su tutti il pane con i semi di girasole. Questa frutta secca trova utilizzo anche nell’industria oleifera, l’olio che si spreme da questi semi ha molte caratteristiche positive che possono essere sfruttate durante la preparazione di molte portate.

Anche i semi di zucca fanno parte della frutta secca

Alla pari del girasole, anche i semi di zucca (Cucurbita spp.) fanno parte del grande gruppo della frutta secca. In molti son soliti tagliare le zucche e badare solamente alla polpa, dimenticandosi che è possibile tostare i semi dell’ortaggio per preparare un ottimo snack. Consumati interi o privati del guscio esterno, i semi di zucca hanno un ottimo sapore e fanno bene all’organismo; senza scordare che possono essere utilizzati per preparare il pane ai semi di zucca o salsine, con cui condire la pasta o da abbinare a dei formaggi per uno sfizioso antipasto.

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