Coltiva la curcuma e produci la spezia direttamente a casa tua
La pianta della curcuma è molto importante per l’essere umano perché sin dall’antichità le sue radici carnose sono state utilizzate per produrre l’omonima spezia dal colore giallo acceso.
Sebbene cresca al meglio in ambienti caldi e umidi, può essere coltivata anche in Italia. Provate anche voi a produrre la curcuma a partire dalla pianta; e se non sapete come fare, seguite i nostri consigli.
Le origini della Curcuma: più di 4.000 anni di storia
La curcuma è una pianta che l’essere umano inizia a conoscere e utilizzare più di 4.000 anni fa nel sud est asiatico, più precisamente in India.
Oltre agli usi culinari che approfondiremo in seguito, da secoli la curcuma è utilizzata sia come cura medicinale che nel ruolo di colorante per indumenti. E tutto grazie alla radice di una singola specie vegetale: la Curcuma longa.
Certo, perché esistono più di 90 specie di curcuma ma solo la longa assicura la radice ideale da cui recuperare la spezia per eccellenza delle Indie.
Ed è proprio in questo ambiente a clima tropicale, caratterizzato da molte piogge e temperature superiori ai 20 °C, che questa pianta vive allo stato spontaneo e viene coltivata all’aria aperta.
Specie erbacea che di rado supera il metro d’altezza, ha un aspetto molto particolare grazie alla sua infiorescenza colorata: le grandi brattee (foglie modificate) bianche o violacee creano cavità dalle quali fuoriescono fiori dai colori caldi più o meno intensi.
Come anticipato, la porzione edibile del vegetale è quel che i botanici definiscono “rizoma pachimorfo”, che altro non è che la radice grossa, bitorzoluta e ampiamente settata da cui si sviluppa il vegetale. Al suo interno la radice di curcuma presenta una accesa colorazione giallo-arancione che richiama le tinte della spezia già al primo taglio.
Ma prima di sperimentare la preparazione della polvere di curcuma in casa, vediamo come la si può coltivare alle nostre latitudini.
Coltivare la curcuma in casa: i consigli
Per poter coltivare la pianta di curcuma è necessario assicurare ai vegetali un ambiente idoneo e tempi di crescita corretti.
La curcuma, infatti, ha un ciclo vegetativo molto lungo e solo mettendola a dimora a inizio anno, tra gennaio e febbraio, riuscirà a produrre a fine autunno; senza contare che temperature inferiori ai 13 °C danneggiano in modo irreparabile la pianta.
Ecco perché è consigliato coltivare la curcuma in un vaso profondo almeno 40 cm e con diametro di almeno 20 cm. Le piante andranno sistemate dentro casa, in un ambiente riscaldato e ben esposto alla luce diretta del sole. Ma vediamo nello specifico come procedere nella messa a dimora della curcuma:
- acquistate una radice non trattata di curcuma;
- preparate il vaso sistemando sul fondo uno strato di sassi e riempiendolo con terriccio ben drenato;
- interrate al centro del vaso la radice, avendo l’accortezza di posizionare verso l’alto eventuali germogli;
- preparate il sottovaso riempiendolo completamente di sassi;
- sistemate il contenitore nel sottovaso e portateli in un ambiente adatto, quindi innaffiate.
Prestate molta attenzione al sottovaso, la presenza dei sassi farà in modo che le radici delle piante siano a debita distanza da eccessi idrici che porterebbero alla formazione di dannosi marciumi. Non solo, al termine delle annaffiature, il sottovaso diverrà un riserva d’acqua che, evaporando poco per volta, aumenterà l’umidità dell’aria favorendo lo sviluppo della pianta.
Dopo aver assicurato alla curcuma l’ambiente di sviluppo ideale, non dovrete far altro che annaffiarla appena la sua vegetazione si mostrerà sofferente e aspettare che si sviluppi. All’arrivo dei primi freddi, la vegetazione della curcuma inizia naturalmente a seccare, questo è il segnale che il raccolto comincerà a breve. Nel giro di qualche tempo, infatti, tutta la pianta appassirà, e a voi non resterà che estirpare dal suolo il vegetale per recuperare la sua radice.
Come preparare in casa la polvere di curcuma
Finalmente entriamo in cucina con la nostra radice di curcuma, pronti a farne polvere e ad usarla tra i fornelli.
Prima di cominciare ricordate di vestire indumenti vecchi e di indossare guanti, come detto in precedenza, la curcuma ha un importante potere colorante tanto da macchiare qualsiasi cosa incontri, compresi gli strumenti da cucina.
Iniziate il processo lavando per bene la radice di curcuma così da asportare la terra in eccesso. Successivamente mettetela a bollire per almeno 40 minuti, quindi fatela asciugare e raffreddare prima di asportare la buccia esterna.
Una volta pulita, va fatta essiccare completamente in un ambiente privo di umidità e di luce: state molto attenti proprio alla luce, se la radice venisse colpita dai raggi solari durante questo periodo, perderebbe il suo colore giallo acceso.
Controllate almeno una volta a settimana le radici: eliminate quelle che, eventualmente, presentano dei marciumi e controllate lo stato della curcuma, se al tatto si presenta molto dura e priva di umidità, allora è pronta per diventare una spezia.
Ora non vi rimane altro che tritare la curcuma con l’aiuto di un frullatore fino a renderla polvere, e il gioco è fatto.
La Curcuma alla base della cucina indiana
Ai giorni nostri la curcuma è usata nelle cucine di tutto il mondo per il suo sapore, il suo colore e le proprietà benefiche che apporta a chi la consuma.
Nel sud dell’Asia, e in particolare in India, è ingrediente fondamentale nella preparazione del curry, il quale acquista il tipico colore giallo proprio grazie alla curcuma.
Partendo da questo presupposto, si può affermare che la curcuma è alla base di gran parte delle preparazioni tipiche della cucina indiana, come, ad esempio succede nella preparazione dei samosa, del pollo al curry o del tikki masala, solo per citare le portate più famose.
Come si può notare dalle ricette appena citate, la curcuma accompagna benissimo svariati tipi di verdure e di carne, caratteristica che le ha permesso di conquistare velocemente i cuori di tutti gli amanti della cucina.
Ed ecco che ai giorni nostri anche nel resto del mondo si iniziano a preparate portate che vedono questa spezia come protagonista, in molti infatti la usano per dar sapore al cous cous o per colorare il riso, come nel caso del basmati e lenticchie con bocconi di soia e salsa di soia, pollo grigliato e curcuma, o per preparare piatti più complessi e gustosi, come il riso rosso, bulgur lenticchie verdi, ceci e curcuma, portata proposta da Valfrutta in una comoda confezione pronta all’uso.