Come fare una talea di melograno: tutti i trucchi per propagare la pianta

Talea di melograno: come fare e tutti i consigli da seguire

Il melograno è senza dubbio il frutto principe della stagione autunnale. Dolce ed acre allo stesso tempo, di certo è un sapore particolare, unico nel suo genere.

Secondo la mitologia greca si tratta del frutto sacro a Persefone, regina degli Inferi e sposa di Ade, con i cui chicchi lo stesso dio l’aveva vincolata al suo regno delle anime.

In antichità lo si riteneva simbolo di fertilità ed abbondanza, e persino di concordia. Nell’arte e nella pratica culinaria ogni sua parte veniva messa in opera.

Oggi non solo lo si usa a scopo alimentare, ma sempre più spesso sia il frutto che la pianta assumono un valore ornamentale. Ma come si può ottenere un albero? Ecco tutti i segreti per produrre una talea

Propagazione e cura del melograno: i consigli da seguire

Chi non ha mai desiderato di scendere in giardino e raccogliere i propri frutti? Si sa, il sapore del cibo coltivato da sé e non acquistato ha un valore aggiunto.

Per la vostra scorta personale di melograno non vi resta che aggiungere un albero al vostro spazio verde, a partire da una piccola talea.

Ne esistono diverse tipologie, e tutte portano alla produzione di un nuovo albero, a patto che la pianta genitore sia sana, forte e priva di infestazioni parassitarie.

Le talee in legno duro sono ottenute da alberi già adulti e che producono frutti, ed in genere saranno più veloci nella loro radicazione e proliferazione.

Per avere una talea bisogna munirsi di forbici o cesoie pulite e tagliare un ramo tra i nodi fogliari a una distanza di circa 5 cm. Si devono rimuovere dal ramo foglie o eventuali boccioli, in modo che le energie della talea siano convogliate al radicamento.

Si consiglia di tagliare rami dormienti a questo scopo in modo da non danneggiare la pianta originare, oppure di scegliere rami che aprano spazio alla chioma, in modo da effettuare contemporaneamente una potatura fortificante.

Non resta che porre le talee nel terreno, ad un paio di centimetri di profondità per il radicamento, nebulizzando il terreno senza bagnarlo troppo e coprendo il tutto in modo da creare una serra umida.

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