La cavolaia, un insetto che chiunque ha un orto conosce bene e teme. Questa specie di lepidottero è particolarmente attratto dai cavolfiori, dai broccoli neri, dalle verze. Insomma, tutti ortaggi che ci apprestiamo a coltivare nella stagione autunnale. Impariamo quindi a riconoscere tempestivamente la cavolaia, in modo da poter attuare una strategia di difesa biologica, che ci consentirà di arginare tranquillamente il diffondersi nelle nostre colture di questo fastidioso e dannoso insetto.
Esistono diversi modi per eliminare la cavolaia con metodi naturali una volta che un focolaio ha infestato le nostre piante. Alcuni sono di tipo meccanico, altri prevedono l’utilizzo di prodotti, che sono comunque consentiti in agricoltura biologica. Naturalmente nessuna di questa tecniche di rimozione di questo comune parassita del cavolo prevede l’uso di pesticidi chimici. Vediamo insieme di quali tecniche si tratta e scopriamo come metterle in pratica.
Il macerato di pomodoro
Il macerato di foglie e femminelle di pomodoro è efficace se irrorato in modo diretto sulle larve. Solo così elimina la cavolaia. L’epidermide del bruco, infatti, è molto sensibile alla solanina contenuta nel macerato. A contatto con il liquido la larva salta e si restringe, insomma viene eliminata in maniera diretta. Preparare il macerato di pomodoro è semplice, bastano infatti 2,5 kg di foglie e femminelle tagliate fine, in macerazione in 10 l d’acqua per 3 giorni. Il composto va poi diluito in rapporto 1 a 10.
Il Latte
Nebulizzare sulla pianta del latte, quest’ultimo svolge un’azione repellente nei confronti della cavolaia.
Le reti antinsetto
Per evitare che la farfallina di cavolaia deponga le sue uova sulle nostre piante, possiamo, in primissima, battuta usare le reti antinsetto. Si tratta di una vera e propria barriera meccanica, che impedisce al parassita di raggiungere fisicamente gli ortaggi. Queste reti sono molto utilizzate da chi pratica frutticoltura biologica, giacché proteggono anche dalle famigerate cimici. Inoltre, proteggono dalla grandine, altro grave problema per chi coltiva in campo aperto.
Per installarle si devono creare dei tunnel, quasi delle piccole serre. Assicuratevi di usare dei supporti resistenti, onde evitare che il vento spazzi via la struttura. Le reti devono avere una maglia molto fine e bisogna metterle sul campo subito dopo aver piantato. Potete trovare quelle più adatte alle vostre esigenze nei negozi specializzati.
La rimozione manuale
Se volete eliminare la cavolaia dalle piante e usare rimedi poco invasivi, potete procedere alla rimozione manuale delle larve. Questo è il metodo più naturale, anche se è il più faticoso. Si tratta infatti di un lavoro che si fa la mattina presto, quando le larve di cavolaia sono più attive e intente a mangiare le foglie dei cavoli. Munitevi di un secchio e camminate tra le piante, girando la pagina inferiore delle foglie dove la cavolaia di solito si ripara.