Il basilico (Ocimum basilicum) è davvero l’erba aromatica più presente sulla nostra tavola: completa alla perfezione un sugo di pomodoro, viene utilizzato per condire la pizza, oppure tritato nel pesto alla genovese. Insomma, è così tanto legata alla tradizione italiana che magari non sai che proviene dall’India, e che tutt’oggi è molto utilizzato anche in Asia.
Questa pianta, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (la stessa di salvia e rosmarino) si può trovare facilmente in qualsiasi supermercato, ma hai mai provato a coltivarla a casa, magari sul tuo balcone? Certo, è molto delicata ed è spesso presa di insetti e parassiti, ma a volte è solo necessario seguire qualche consiglio giusto. Proviamo a capire quindi dove posizionarla, quante volte innaffiarla e come assicurarsi delle foglie super profumate: staccandole e utilizzandole per le tue ricette, potrai sfruttare anche le proprietà antinfiammatorie e antibatteriche del tuo basilico fatto in casa. Basilico
La pianta
Il basilico è una pianta erbacea annuale che appartiene al genere Ocimum e, come ti ho anticipato, fa parte della famiglia delle Lamiaceae, che comprende anche altre famose erbe aromatiche. Originario dell’Asia, precisamente dell’India, nei secoli il basilico si è diffuso un po’ in tutto il mondo, diventando un ingrediente molto apprezzato specialmente in Europa, dove l’Italia è sicuramente tra i Paesi che lo utilizza maggiormente in cucina. La traduzione del suo nome latino, Basilicum, porta all’espressione “pianta regale”, forse perché utilizzata per produrre dei profumi per i re, o semplicemente per via dell’importanza che gli veniva attribuita.
La pianta di basilico può raggiungere anche 60 centimetri di altezza e presenta delle foglie ovali e dotate di picciolo, le cui dimensioni possono cambiare in base alla specie e alla varietà. Il colore verde, che tradizionalmente è associato a questa pianta, non è l’unica tonalità esistente e ora ti spiego perché.
La specie Ocimum basilicum è quella più diffusa e conosciuta, ma devi sapere che ne esistono più o meno 60 varietà diverse tra loro. Tra queste vale la pena ricordare:
- Basilico rosso: i fusti e le foglie sono di color porpora ed emettono un profumo intenso; è molto utilizzato nel sud est asiatico, dove è sfruttato per preparare il curry rosso.
- Basilico greco: presenta delle foglie più piccole rispetto al solito e ha un portamento cespuglioso; il profumo è meno pungente e più dolce.
- Basilico genovese: chiamato anche basilico classico, è la varietà che viene utilizzata per realizzare il famoso pesto tanto amato in Italia.
- Basilico comune crespo: è caratterizzato da foglie ampie, con increspature sulla superficie, e un profumo molto intenso.
Al di là dei diversi tipi, la raccolta del basilico avviene solitamente tra aprile e ottobre, ma come ti sarai reso conto ormai è facile trovarlo e comprarlo in ogni momento dell’anno.
Coltivazione e cura
Avere il basilico sempre in casa è un grande vantaggio: se lo coltivi in vaso, magari mettendolo sul balcone, non dovrai stare attento a consumarlo tutto prima che scada, ma ti basterà staccare di volta in volta le foglie di cui hai bisogno per insaporire le tue ricette. Il primo passo, ovviamente, sarà la semina, che deve avvenire tra marzo e aprile disponendo i semi su file parallele, senza collocarli troppo in profondità. Fino a quando non ci sarà la germinazione, ricordati di mantenere il vassoio con i semi sempre umido e a una temperatura di circa 20 gradi. Andiamo ora a vedere di quali cure e accorgimenti avrà bisogno la tua pianta di basilico.
Posizione e temperatura
Potrai coltivare il basilico in vaso o in piena terra, l’importante è che tu gli garantisca tutta la luce di cui ha bisogno: scegli una posizione soleggiata e assicurati che la temperatura di esposizione sia compresa tra 20 e 25 gradi, tenendo però presente che in presenza di una buona umidità la pianta può crescere anche in ambienti più caldi. Quel che non devi fare è esporre il basilico a condizioni sfavorevoli, ad esempio una temperatura inferiore a 10 gradi: in inverno, quindi, tienilo dentro casa al caldo, avendo cura di non fargli mancare la luce.
Terreno e concimazione
Non ci sono particolari indicazioni sul tipo di terriccio più adatto al basilico, che non è una pianta molto esigente e ha soltanto bisogno di un terreno a ph neutro, fertile e che sia drenante, visto che i ristagni idrici sono una grande minaccia per la sua sopravvivenza. Per quanto riguarda il rinvaso, invece, dovrai effettuarlo in primavera.
Ricordati poi che un buon terriccio sarà più che sufficiente per far crescere il basilico in modo sano, senza necessità di concimazioni.
Annaffiatura
Di quanta acqua ha bisogno il basilico? Questa è una delle domande più ricorrenti per chi decide di coltivarlo: questa pianta ha bisogno di essere irrigato spesso, anche due volte al giorno e soprattutto in estate, ma devi sempre fare attenzione a far sì che non si creino ristagni idrici, perché così il basilico potrebbe seccare. E in inverno? Col freddo, le quantità d’acqua vanno ridotte: tocca sempre il terriccio prima di annaffiare e se senti che è umidiccio evita di farlo.
Fioritura
Da giugno fino ad agosto, vedrai spuntare sulla sommità degli steli dei fiori bianchi raccolti in piccole spighe. Tuttavia, sarebbe bene non arrivare nemmeno a questo punto, perché la pianta si dedicherebbe in questo modo alla cura dei nuovi semini, trascurando le foglie che sono il vero motivo che ci porta a coltivare il basilico in balcone.
Potatura
Proprio per evitare quanto ti ho appena descritto, è bene tagliare le punte della piantina perché questo gesto eviterà la fioritura e farà sì che il basilico cresca in modo più rigoglioso.
Parassiti e malattie
Anche il basilico, naturalmente, può essere soggetto a diverse malattie, che spesso portano il proprietario a sostituire direttamente la piantina, visto che costa poco e che spesso e volentieri è difficile farla sopravvivere all’inverno.
In ogni caso, il tuo basilico potrebbe avere il gambo nero per via della fusariosi, malattia provocata da due tipi di funghi che si può prevenire evitando che si formino ristagni d’acqua o eccessi di azoto. Le foglie gialle, invece, potrebbero essere causate dalla clorosi, che si verifica per l’eccessiva presenza di calcare che usi per annaffiare.
Proprietà
I benefici per la salute attribuiti al basilico sono dovuti in particolare al suo olio essenziale, che conterrebbe molecole dotate di proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, potenzialmente utili contro patologie quali l’artrite reumatoide, l’artrosi e i problemi che causano infiammazione dell’intestino. Se parliamo di germi, invece, il basilico si oppone all’azione di batteri come Shigella, Staphylococcus, Pseudomonas e Enterococci. Per sperimentare questi effetti potresti decidere di assumere un infuso al basilico, realizzato direttamente con le foglie della pianta che hai coltivato.
Come vedremo tra poco, poi, questa pianta contiene sostane antiossidanti e vitamine che agevolano la coagulazione, il metabolismo ma anche un corretto sviluppo del sistema nervoso nel corso della gestazione.
Valori nutrizionali e calorie
Consumando 2,5 grammi di basilico fresco appena raccolto, l’equivalente di 5 foglie, apporteresti al tuo organismo solo una caloria (kcal), oltre alle sostanze che ti elenco di seguito:
- Acqua 2,30 g (grammi)
- Proteine 0,08 g
- Carboidrati 0,07 g
- Lipidi 0,02 g
- Zuccheri 0,01 g
- Vitamina A 7 UI (unità internazionali)
- Rame 9,625 mg (milligrammi)
- Potassio 7 mg
- Calcio 4 mg
- Magnesio 2 mg
- Fosforo 1 mg
- Vitamina C 0,4 mg
- Ferro 0,08 mg
- Manganese 0,029 mg
- Niacina 0,023 mg
- Zinco 0,02 mg
- Acido pantotenico 0,022 mg
- Vitamina E 0,02 mg
- Vitamina B6 0,004 mg
- Riboflavina 0,002 mg
- Tiamina 0,001 mg
- Vitamina K 10,4 µg (microgrammi)
- Folati 2 µg