Giochiamo di anticipo e capire come evitare che i nostri ortaggi vengano attaccati da parassiti e funghetti vari. Iniziamo con le fave, i piselli e i fagioli, ma anche ceci, lenticchie, ecc.,
Afidi
Iniziamo cercando di ‘fare fuori’ gli afidi! Voi penserete: basterà una spruzzatina di piretro e il caso è risolto! Niente affatto!
Per prima cosa non è detto che questo sia sufficiente ad eliminarli e poi sappiamo (e se non lo sapete imparatelo) che il piretro non è selettivo, cioè non riconosce le coccinelle dagli afidi, le api dalla sitona delle leguminose, fa fuori tutti gli insetti buoni e meno buoni (sempre che in natura esistano insetti meno buoni) e quindi va usato solo in caso estremo, quando vedremo che i nostri ortaggi sono in serio pericolo.
La cosa migliore è lasciare il più possibile integro l’ecosistema del nostro orto, perché solo così gli insetti antagonisti (come la coccinella della foto) potranno contrastare afidi e parassiti!
Molto meglio prevenire il loro attacco, per questo è bene ricordare che una concimazione troppo azotata rende i piselli, e le leguminose in genere, più soggette agli attacchi di agenti patogeni e ai parassiti. Per lo stesso motivo è bene evitare l’utilizzo di acqua troppo fredda per annaffiare. Senza andare lì con il termometro, sarà sufficiente un po’ di buon senso: se siamo a fine inverno e sentiamo che l’acqua del pozzo è gelida, meglio lasciarla al sole qualche ora! Un’altra pratica da eseguire per aiutare le nostre piante a difendersi meglio è….la pacciamatura! Coprire il terreno intorno alle piante con della paglia o con del compost vegetale è sempre, sempre,sempre molto utile!
A questo proposito ho un consiglio da darvi: proprio le leguminose, che hanno le radici fornite di tubercoli che fissano l’azoto nel terreno (per questo se gliene diamo troppo non lo gradiscono), dopo la raccolta potranno essere lasciate sul terreno come materiale pacciamante o, i loro residui vegetali, se interrati leggermente, potranno essere compostati sul posto.
Ma se gli afidi se ne infischiassero di tutte le nostre precauzioni e decidessero di insediarsi comunque sui nostri legumi? Se gli afidi hanno infestato le punte delle giovani piante asportiamole e bruciamole. Proviamo a irrorare le nostre piante ogni 3 giorni con macerato di ortica o di assenzio (diluito in acqua con una proporzione di 1 a 5) addizionato con lo 0,3% di sapone di Marsiglia un pasta.
Tonchio
E’ un piccolo animaletto (2-4mm) grigio scuro, che depone le uova non solo quando i legumi sono nel campo, ma anche quando li avremo stivati in magazzino, perché le larve si stabiliscono all’interno del seme scavandolo.
Ci sono tuttavia alcuni accorgimenti che possiamo attuare per scoraggiare l’attacco del nostro piccolo nemico:
1- raccogliere i semi da conservare appena maturi, senza lasciarli troppo sulla pianta;
2- se invece vorremo usare una parte del raccolto per la semina dell’anno seguente non potremo toglierli subito, ma dovremo lasciare alcuni frutti sulla pianta fino a quando questa non seccherà. A quel punto però sarà meglio immergerli per un ora in acqua calda (60° circa) prima di stiparli per la conservazione, oppure spolveriamoli con del litotamnio.
Sitona delle leguminose
La sitona si fa riconoscere fin da subito perché inizia a rosicchiare i germogli dei nostri piselli. Quando la pianta è più grande passa alle foglie e talvolta anche le radici: un vero flagello! Per prima cosa aiutiamo la crescita dei nostri giovani legumi annaffiandoli con macerato d’ortica e spolveriamoli con la solita polverina di litotamnio la mattina presto, quando ancora c’è la rugiada nei campi, così si creerà più aderenza.
E se non bastasse, anche in questo caso approntiamo degli infusi di tanaceto o di assenzio, da distrubuire sulla pianta per almeno du o tre volte.
E se siete interessati anche a sapere come contrastare le malattie fungine dei legumi, aspettate il prossimo post, perché dopo tutta questa lotta ai parassiti un po’ di riposo ci vuole!